Come scegliere il miglior gestionale aziendale per la tua attività
Il software è un’opera viva. Durante la sua esistenza attraversa varie fasi: la nascita, la crescita e la manutenzione. In questo post ti segnalo i criteri per valutare il miglior gestionale per la tua attività.
È importante conoscere lo stato evolutivo di un’applicazione prima di acquistarla. Ancora più importante è conoscere chi mantiene e fornisce assistenza al software. La fase di analisi che precede l’acquisto di un gestionale evita perdite di tempo e la generazione di costi non previsti.
Come riconoscere il gestionale aziendale più affidabile
Esiste una diretta corrispondenza tra le caratteristiche evolutive e lo stato di salute ed efficienza dell’applicazione. Ecco tre regole da considerare per compiere la scelta migliore.
1. Richiedere una Demo
Prima di acquistare il software, richiedere una demo, per controllare che il programma abbia tutte le funzionalità richieste.
2. Evitare linguaggi obsoleti
Un programma sviluppato con linguaggi superati potrebbe renderlo lento e poco funzionale. L’esempio più comune consiste nell’incompatibilità con periferiche hardware (monitor, stampanti, penne ottiche, scanner, etc.)
3. Considerare la scalabilità
Un altro aspetto da valutare è quello della scalabilità, che dipende da come è stato progettato il software e con quali strumenti. Per evitare un errore di valutazione, occorre definire le risorse che utilizzeranno l’applicazione a regime (il numero di utenti, il numero delle operazioni o la quantità di documenti).
In sintesi, prima di adottare una soluzione software accertati che abbia i seguenti requisiti:
- non sia allo stadio primordiale o finale della sua vita;
- sia stata creata con linguaggi recenti;
- provenga da fonti “solide” e attendibili;
- sia stata realizzata con modelli di sviluppo non in disuso;
- abbia prospettive di aggiornamento e sia scalabile;
- disponga di una garanzia di assistenza a medio-lungo termine.
Meglio la soluzione proprietaria o la soluzione open source?
Esistono due filosofie di pensiero per quanto riguarda la scelta di software aziendali. Una caldeggia l’adozione di soluzioni open-source, mantenute da comunità di sviluppatori sparsi in tutto il mondo. L’altra consiglia l’adozione di software proprietari, mantenuti dall’azienda che li ha creati o da suoi eventuali partner.
Soluzione open source: termine inglese che significa sorgente aperta), in informatica, indica un software di cui gli autori (più precisamente i detentori dei diritti) rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti di apportarvi modifiche ed estensioni. Questa possibilità è regolata tramite l’applicazione di apposite licenze d’uso. – (Fonte: Wikipedia)
Non voglio sbilanciarmi in questo post sui pro e contro di una soluzione open source rispetto ad una soluzione proprietaria. L’argomento è molto complesso. Ritengo che si debba tenere conto di chi dovrà poi gestire la soluzione.
A prescindere dalle dimensioni dell’azienda, la soluzione open source è consigliabile solo per quelle imprese che hanno al proprio interno personale con alte competenze tecniche di programmazione, necessarie per garantire la continuità dell’applicazione.
Conclusioni
Quando si deve scegliere un software è importante valutare chi è l’autore. Soprattutto se l’acquisto riguarda il gestionale aziendale. L’assistenza deve essere fornita con un contratto che ne certifichi diritti e doveri.
Le piccole e medie imprese che non vogliono rischiare gravi perdite di tempo o lacune di assistenza, possono farsi assistere nella scelta da un consulente esterno.
L’investimento migliore riguarda la fase decisionale dell’acquisto, per evitare sprechi e sostenere costi aggiuntivi.