Intervista a Stéphanie Ndam
Ospite del blog di oggi è Stéphanie Ndam. Stéphanie lavora come Software Developer in Atc Service. Scopriamo qualcosa in più su di lei.
Stéphanie Ndam si occupa di ricerca e sviluppo software presso Atc Service. Laureata in ingegneria biomedica nel 2011 presso l’Università degli studi di Pavia. Le sue competenze riguardano la programmazione e l’amministrazione di database.
Ciao Stéphanie! Raccontaci chi sei e qual è la tua mansione?
Ciao Laura! Sono una ragazza del Camerun. Nove anni fa mi sono ritrovata, per motivi di studio, in un paese dove non conoscevo nessuno. Grazie alla mia forza di volontà e allo spirito di una grande comunità camerunense, sono riuscita a trovare comunque dei riferimenti e seguire quella strada che mi ha portato dove mi trovo oggi.
Da qualche mese lavoro in Atc Service dove mi occupo di sviluppo e aggiornamento software. Oggi sto seguendo un ambizioso progetto volto a gestire le pratiche di rimborso delle prestazioni sanitarie, per quadri di aziende iscritti ad una cassa assistenza.
Come hai vissuto il cambio di azienda?
Non è facile ritrovarsi, da un giorno con l’altro, a svolgere una nuova attività su progetti diversi in modalità diverse e con un nuovo team. Entrare a far parte di progetti già avviati può essere un bene o un male, ma grazie alla competenza dei nuovi colleghi e al loro dinamismo mi è sembrato di collaborare con loro da anni.
Qual è il progetto più complesso che hai realizzato?
Ho dovuto sviluppare un software di tracciabilità dei campioni biologici. Il software doveva interfacciarsi con differenti strumenti di laboratorio e robot automatizzati e seguire processi di lavoro eterogenei.
La difficoltà è stata svilupparlo in modo da permettere ad ogni utente la configurazione in modo autonomo. Ho reso autonomo il cliente nella gestione delle modifiche della piattaforma senza la necessità di intervenire sul codice.
Cosa ti dà più soddisfazione sul lavoro?
La soddisfazione del cliente e il raggiungimento dell’obiettivo è quello che più mi appaga. Riuscire a trovare la miglior soluzione che soddisfi ogni minima esigenza del cliente è davvero gratificante.
Cos’è per te programmare?
Programmare significa “istruire” una macchina al raggiungimento degli obiettivi prefissati. E’ un arte. Posso aiutare gli utenti a risparmiare il loro tempo nella routine giornaliera e a semplificare loro la vita lavorativa.
Cos’è per te l’etica?
È l’insieme dei principi universali ai quali dovrebbero ispirarsi le nostre azioni, quelli che ci permettono di prendere la decisione più corretta nella risoluzione di un problema. Per me vuol dire rispettare tutti a prescindere dai ruoli e poteri.
Si può programmare con etica?
Si deve programmare con etica, ma purtroppo non sempre si riesce a seguire una condotta professionale standard. La responsabilità è infatti condivisa tra sviluppatori ed utilizzatori diversi e il codice deve essere sviluppato in modo da rendere chiare le conseguenze delle proprie scelte ed azioni.
Cos’è per te la parola cliente?
Il cliente è l’elemento chiave di ogni progetto. È la persona da comprendere per la buona riuscita del progetto. Per questo motivo è importante immedesimarsi nel cliente e vedere l’applicazione dal suo punto di vista.
Cos’è per te l’assistenza?
È fornire al cliente la soluzione che va oltre le sue aspettative. Il massimo è quando si riesce a risolvere il problema nel minor tempo possibile. L’assistenza è il miglior modo per conquistare la fiducia di chi ci ha commissionato il progetto. Questo è l’obiettivo principale per il quale metto a disposizione le mie conoscenze e le mie capacità.
Quali sono i tuoi hobby?
Amo cantare. “La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza”, come cita N. Hornby. Gioco spesso a calcetto e seguo corsi di Krav – Maga, un’arte israeliana che insegna le tecniche di difesa personale. Insieme ad altri miei amici organizzo attività culturali e sportive per spronare una maggior integrazione e scambi interculturali.
Brava molto interessante
Bravissima stephanie siamo fieri di te.continua così, sarai d esempio ai i nostri figli.
forza nel tuo lavoro!! 🙂
Grande. Questi sono i volti che vogliamo che la gente veda anche dell’Africa. Non solo sofferenze, povertá e malattie, ma giovanni chi lottano per i loro sogni e ce la fanno. Brava Stephanie.
Michel Dalla Svezia.