I cambiamenti sulla Riforma della partita IVA per il 2017
La riforma della partita IVA prevista per il 2017 sarà caratterizzata da numerosi cambiamenti per i professionisti e per le imprese. La Commissione Europea ha stabilito delle nuove proposte legislative volte a ristabilire il principio di imposizione dell’IVA.
L’Italia, in seguito a questo provvedimento, ha deciso di introdurre nella nuova legge di stabilità nuove riforme per la partita IVA 2017. In questo post ti spiego le principali novità.
I soggetti coinvolti
Le novità della legge di stabilità 2017 riguarderanno gli imprenditori e i liberi professionisti e i titolari di partita IVA che adottano la fatturazione elettronica. L’utilizzo di questo strumento è ormai ampliato non solo nei rapporti con la PA, ma anche nelle transazioni tra privati.
Altri provvedimenti riguarderanno i collaboratori a progetto con partita IVA, i quali avranno una gestione ordinaria Inps. Quindi godranno degli stessi diritti dei lavoratori dipendenti, dalla maternità alla malattia fino al sussidio di disoccupazione.
Nel testo del decreto sugli adempimenti tributari vengono considerati anche i proprietari di partita IVA che non esercitano un’attività. Nel caso in cui non si esercita attività da 3 anni il titolare della partita IVA riceverà un avviso di notifica di cessazione, senza dover pagare alcuna sanzione pecuniaria.
Il titolare potrà, entro 30 giorni dalla comunicazione del Fisco, opporsi nel caso in cui dovesse considerare non motivata la sospensione d’ufficio della partita IVA.
I cambiamenti
Le principali novità nella Legge di stabilità 2017 sulla partita IVA saranno:
- Il congelamento delle tasse: i lavoratori con partita IVA, che hanno goduto della gestione separata Inps, hanno assistito a continui aumenti di imposte. Come obiettivo per il 2017 si congeleranno questi aumenti.
- La semplificazione degli adempimenti, come:
- l’esonero delle comunicazioni da effettuare all’Agenzia delle Entrate;
- l’esonero del registro delle fatture;
- l’esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità;
- la riduzione a 1 anno dei controlli e accertamenti fiscali (se si adotta anche la tracciabilità dei pagamenti);
- la riduzione a 3 mesi dei tempi di rimborso IVA.
- L’abolizione dell’IRAP 2017. Saranno coinvolti i professionisti, gli studi professionali e gli imprenditori senza dipendenti o con un solo dipendente che svolge funzioni generiche, esecutive, o di segreteria.
- L’abolizione degli studi di settore per i professionisti. Gli studi di settore sono uno strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per calcolare ricavi e compensi, ormai ritenuto obsoleto. Si eliminerà così la minaccia di verifiche fiscali ai contribuenti di alta affidabilità.
Le novità di imposta della partita IVA 2017
Verrà introdotta nella Legge di Stabilità 2017 una nuova imposta chiamata Flat Tax. Un unico scaglione con un’aliquota sul reddito di impresa uguale per tutti i contribuenti, che siano società, ditte indipendenti, professionisti o autonomi, pari al 27.5% ca. Questa nuova tassa cerca di premiare, attraverso un’imposizione fiscale e non proporzionale, le imprese che scelgono di lasciare gli utili in azienda.
Un’altra riforma riguarderà il regime di cassa dove le tasse verranno pagate non su quanto fatturato ma su quanto percepito. I titolari di partita IVA, in questo modo, saranno sottoposti a due livelli di tassazione:
- L’aliquota del 27,5% applicabile agli utili non distribuiti;
- l’Irpef da applicarsi in base a fasce di reddito sugli utili distribuiti.
Come cambierà la partita IVA 2017: le conclusioni
La lotta all’evasione, le agevolazioni fiscali, il nuovo sistema per il calcolo dei redditi e per la contribuzione obbligatoria sono le misure maggiormente richieste e necessarie per il rilancio economico del Paese.
Il nuovo anno porterà riforme che interesseranno i proprietari di partita IVA. Con la prossima Legge di Stabilità sono inoltre previste ulteriori riforme fiscali a sostegno dell’imprenditorialità. In questo articolo ti ho spiegato i punti principali. Non ci resta che attendere e vedere se questo cambiamento porterà gli effetti desiderati sull’economia.