Come semplificare il calcolo della ritenuta d’acconto con OndaiQ
Con la ritenuta d’acconto anticipo il pagamento delle imposte. È una trattenuta Irpef (o Ires) che viene effettuata sulle somme di denaro che le aziende percepiscono dai loro clienti, detti anche sostituti di imposta.
In questo post ti spiego come puoi semplificare il calcolo della ritenuta d’acconto con OndaiQ.
Nell’attività di lavoro autonomo il sostituto d’imposta (il cliente titolare di partita IVA che riceve la fattura dal professionista) deve operare, all’atto del pagamento una ritenuta di norma pari al 20%. Questo a fronte del corrispettivo elargito per la prestazione al percipiente (professionista). Il calcolo è effettuato a titolo di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, con l’obbligo di rivalsa.
I soggetti che applicano la ritenuta d’acconto
I sostituti d’imposta che sono obbligati ad effettuare la ritenuta sui redditi di lavoro autonomo corrisposti sono:
- le società di capitali residenti nel territorio dello Stato, gli enti pubblici e privati diversi dalle società, che abbiano o meno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, compresi i consorzi, le associazioni non riconosciute, le società di persone e gli enti equiparati;
- le persone fisiche che esercitano attività d’impresa o arte e professione;
- i Gruppi Europei di Interesse Economico (G.E.I.E);
- le società ed enti di qualsiasi tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato;
- le imprese agricole;
- il condominio;
- i curatori fallimentari;
- le amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici;
- i trusts;
- le aziende coniugali.
Redditi a cui viene applicata la ritenuta d’acconto
I percipienti si vedono applicare la ritenuta d’acconto sui seguenti compensi per lavoro autonomo corrisposti a qualunque titolo:
- per prestazioni di lavoro autonomo anche occasionale, ed anche sotto forma di partecipazione agli utili;
- per l’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere;
- sugli utili derivanti da contratti di associazione in partecipazione, quando l’apporto dell’associato è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro;
- sugli utili spettanti ai promotori e ai soci fondatori di società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata;
- sui redditi derivanti dalla cessione di diritti d’autore da parte dello stesso autore;
- sui diritti per opere d’ingegno, ceduti da persone fisiche non imprenditori o professionisti che le hanno acquistate.
Sono esclusi dall’applicazione della ritenuta i compensi di importo inferiore a 25,82 euro (sempre che non si tratti di acconti relativi a prestazioni di importo complessivo superiore a tale limite), corrisposti dagli enti pubblici e privati, non aventi a oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, per prestazioni di lavoro autonomo occasionale.
Percentuale ritenuta d’acconto.
Per i redditi di lavoro autonomo corrisposti a soggetti residenti la ritenuta, effettuata a titolo d’acconto, è pari al 20%.
Se invece i compensi sono corrisposti a soggetti non residenti per prestazioni svolte sul territorio dello Stato, si applica una ritenuta a titolo di imposta in misura del 30% dell’ammontare corrisposto.
L’aliquota del 30% a titolo d’imposta si applica sui compensi e le somme corrisposti a non residenti per l’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, brevetti, invenzioni industriali e simili. – Fonte: agenziaentrate.gov.it
Il calcolo della ritenuta d’acconto con OndaiQ [parte tecnica]
Con OndaiQ puoi semplificare il calcolo della ritenuta d’acconto. Ecco i passi da seguire.
Durante la registrazione della fattura dei percipienti, il programma gestionale permette la compilazione dei dati della parcella. Sulla base di parametri impostati in precedenza, OndaIQ presenta e memorizza i dati relativi alla ritenuta d’acconto e alle altre imposte relative al documento.
Nell esempio che segue ipotizziamo una fattura di 1.000,00 € + iva soggetta ad una ritenuta d’acconto del 20% e una rivalsa previdenziale del 3%.
Il totale a pagare sarà dato da: 1000,00 + 30 (Rivalsa 3% su 1000,00) + 226.60 (Iva 22 sul totale imponibile, quindi 1030 * 22% = 226,60) = 1256.60€.
Su questo valore viene calcolata la ritenuta d’acconto del 20% sull’imponibile soggetto a ritenuta (la rivalsa non è soggetta).
Eseguendo il calcolo si avrà quindi: 1000 x 20% = 200,00. Il totale da pagare sarà quindi: 1256.60 – 200 = 1056.60.
Al momento del pagamento della fattura, viene generato in modo automatico il giroconto della ritenuta.
Sono presenti inoltre delle stampe che riepilogano e permettono di analizzare le fatture ricevute da ogni percipiente e le relative ritenute da versare.
Come semplificare il calcolo della ritenuta d’acconto con OndaiQ: le conlcusioni
La ritenuta d’acconto è una trattenuta Irpef o Ires. Viene effettuata sulle somme di denaro o bonifici che il fornitore percepisce dal cliente o dal datore di lavoro. In questo post ti ho spiegato come puoi eseguire e semplificare il calcolo della ritenuta con un software gestionale come OndaiQ.