Agevolazione per le imprese: credito d’imposta ricerca sviluppo e innovazione
Approvata con la finanziaria 2014, in vigore dal gennaio 2015, la normativa su ricerca e sviluppo. Codificata come art.190 permette a tutte le aziende (piccole, medie e grandi) con qualsiasi assetto sociale e facenti parte di qualsiasi categoria, di recuperare le spese sostenute per migliorare la propria azienda. In questo articolo i dettagli.
Si possono considerare costi assimilabili a innovazione e sviluppo dell’azienda e quindi recuperabili secondo la normativa ogni:
- investimento;
- cambio di metodo di lavoro;
- inserimento di una nuova figura;
- nuova campagna marketing;
- avanzamento tecnologico in chiave Industria 4.0.
Cos’è il credito d’imposta ricerca e sviluppo
L’agevolazione fiscale consiste in un credito d’imposta pari al 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2018-2020.
L’importo minimo di spesa agevolabile di ogni singolo anno è pari a 30.000€.
La Legge è retroattiva, oggi si possono controllare gli anni 2016 e 2017 e verificare se sono state fatte attività innovative.
Spese ammissibili
Le spese di ricerca e sviluppo sono volte all’acquisizione di nuove conoscenze (nuovi prodotti, processi e servizi), all’accrescimento di quelle esistenti e al loro utilizzo per nuove applicazioni.
Le spese eleggibili che rientrano nel credito di imposta ricerca e sviluppo sono:
- le spese relative al personale dedicato alle attività di ricerca e sviluppo;
- quelle relative a contratti di ricerca stipulati con Università, enti di ricerca e con organismi equiparati
- le spese sostenute con altre imprese, comprese startup e PMI innovative;
- per competenze tecniche e consulenze;
- per acquisto di software finalizzati alle attività di ricerca e sviluppo;
- quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio.
Per gli anni 2015 e 2016 occorre distinguere tra personale altamente qualificato o meno.
In accordo con la circolare 5/E emanata dall’Agenzia delle Entrate, i costi relativi al personale non altamente qualificato sono riconducibili all’interno delle spese per competenze tecniche e privative industriali (aliquota: 25%).
Modalità di determinazione e condizioni per la fruizione del beneficio
Recupero del credito
Il credito d’imposta può essere utilizzato solo in compensazione, a partire dall’anno successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti, mediante utilizzo del codice tributo 6857.
Relazione con altre agevolazioni
Uno degli aspetti positivi di questa norma è che il beneficio si può sommare, cumulare, con le altre disposizioni:
- Superammortamento e Iperammortamento.
- Nuova Sabatini.
- Patent Box.
- Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE).
- Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative.
- Fondo Centrale di Garanzia.
Esempio progetto credito d’imposta ricerca e sviluppo
Progetto: “Innovazione dei processi aziendali documentali, digitalizzazione delle informazioni, dematerializzazione da cartaceo a digitale”
Nelle fasi di stesura del progetto si andranno a definire:
- gli obiettivi da raggiungere;
- software selection;
- punti strategici del progetto;
- strumenti per raggiungere gli obiettivi (esclusi HW e licenze SW);
- processi di innovazione;
- prototipazione.
Esempio costo attività ricerca e innovazione: 100.000 €
Esempio costo attività interna del personale altamente qualificato: 200.000 €
Totale esempio costo: 300.000 €
Recupero 50%: 150.000 €
Processo di certificazione del progetto
Nell’attività di consulenza è compresa anche la fattura del Revisore che certifica il progetto, del Commercialista o dei Revisori dei Conti, del Collegio Sindacale.
Il progetto non ha bisogno di nessuna autorizzazione esterna all’impresa.
I nostri servizi
I nostri consulenti sono a disposizione per un audit iniziale gratuito, per delineare le macro aree di intervento e procedere con i vari step.
La presente comunicazione ha lo scopo di tenere informato il cliente sul credito d’imposta ricerca sviluppo e innovazione. Non vuole sostituirsi ai veri esperti in materia. Ci impegneremo a mantenere aggiornata la comunicazione.
Fonti: Ministero dello sviluppo economico, Guida Fisco